Facciamo pertanto conoscenza col protagonista della storia, un giovane ladro senza nome - in seguito battezzato Tepeu dal suo ingombrante amico - e il colossale Majin (=Dio Demone in Giapponese, ma se volete chiamarlo Genio non si offende). L'ambientazione è quella di un regno dimenticato, un tempo florido ma ora infestato dall'”oscurità”, che si identifica come una sorta di corruzione fangosa e nerastra che infetta il mondo e le creature. Tepeu si introduce in questo regno dal mondo esterno, e si imbatte nel Majin incatenato: Majin (il cui nome proprio dovrebbe essere Teotl) è in effetti una sorta di divinità protettrice del regno, ma le forze oscure l'hanno provato dei suoi poteri e con essi della libertà.
Nelle prime fasi di gioco, Tepeu poco avrà da fare se non ritrovare il primo dei frutti in cui sono stati condensati i poteri di Majin, e quando l'avrà portato alla colossale creatura essa potrà liberarsi, fornendo tra l'altro al ragazzo il chiodo che lo teneva prigioniero da usare come arma. A quel punto inizia l'avventura in coppia: Tepeu è un ragazzo agile e scattante, ma anche con il chiodo (da un metro) magico in mano non riesce ad essere un guerriero particolarmente forte; viceversa, Majin è goffo e impacciato, ma in battaglia può dire certamente la sua. Inoltre, Majin è immune agli effetti devastanti della corruzione, vero pericolo per la salute di Tepeu, ed è inoltre l'unico che può assorbirla dal giovane amico, risanandolo.
Le creature dell'oscurità grondano melma nerastra: più che essere uccisi, il rischio è di essere corrotti
Il mondo è studiato con una struttura aperta: questo significa che una volta superato il tutorial (in pratica l'incontro tra i due protagonisti) avrete un elevato grado di libertà di movimento e di esplorazione. Per quanto possiate decidere in che ordine affrontare le varie aree, in effetti alcune si sbloccheranno solo man mano che completerete alcune delle altre, per il semplice motivo che dovrete recuperare determinati poteri di Majin per poterle raggiungere. Il roccioso amico di Tepeu infatti diverrà sempre più versatile man mano che raccogliete i succitati frutti, arrivando anche a soffiare fuoco o proiettare fulmini sui nemici. È comunque presente un sistema di esperienza “generica” per potenziare i due protagonisti, oltre alla possibilità di equipaggiare colta per volta Tepeu con nuove armature.
Il mondo è realizzato con una scelta di tinte molto accese: le ambientazioni colorate e lussureggianti fanno pertanto da ottimo contraltare alle creature nere e grondanti muco “corrotte” dall'oscurità. Gli enigmi promettono di essere numerosi, e a detta degli sviluppatori molti di essi avranno diverse modalità di risoluzione, sfruttando volta per volta le abilità di Tepeu (tra l'altro in grado di parlare con gli animali) e di Majin. Per il resto non ci resta che attendere il 26 Novembre per avere questa pittoresca coppia nelle nostre case...
Difficile non considerare “Affascinante” ciò che finora è stato visto di Majin and the Forsaken Kingdom: anche soltanto soffermandosi sulle ambientazioni da favola c'è di che sentirsi bendisposti, e quando poi si posano gli occhi su Majin, tanto grosso e inquietante quanto dolce e coccoloso nell'aspetto, si capisce che la vicenda non è priva di personalità. Certo è presto per giudicarlo, ma se veramente dovesse riuscire a mixare efficacemente azione, platform e puzzle in un'esperienza di gioco aperta con le 20-30 ore di gioco promesse dagli sviluppatori, allora saremmo al cospetto di un titolo veramente interessante...