L'aspetto più particolare dei reami di Amalur, quello che li distingue dagli altri reami fantasy, è il fatto che non sono governati dal caso. Tutti gli abitanti di Amalur devono infatti compiere un destino, che gli è stato assegnato prima della nascita e da cui non possono fuggire. Tutti tranne uno. Il destino del protagonista di “Kingdoms of Amalur: Reckoning” si compirà nei primissimi secondi di gioco con la sua morte. Abbandonato su una pila di cadaveri, il corpo del nostro alter ego giacerà senza vita solamente per pochi istanti, prima di essere riportato in vita grazie a uno strano marchingegno chiamato Pozzo delle Anime. Questo evento rappresenterà un nuovo inizio per il nostro eroe che, libero da qualsiasi destino, avrà l'occasione di riscattare una vita finita prematuramente e di cambiare per sempre la storia dei reami di Amalur.
Come in ogni role playing game che si rispetti, passeremo i primi minuti di gioco esplorando una serie di menù che ci permetteranno di personalizzare l'avatar. Queste scelte iniziali andranno a condizionare solo in parte l'esperienza di gioco. Non sarà infatti necessario scegliere da subito una classe o delle abilità specifiche da assegnare al personaggio. I ragazzi di Big Huge Games hanno preferito rimandare le scelte fondamentali per affrontare il gioco perché i giocatori sperimento tutti i contenuti proposti da “Kingdoms of Amalur: Reckoning” prima di scegliere il loro destino. Durante le prime fasi di gioco potremo quindi scegliere l'aspetto del personaggio, il suo sesso e un patrono, che con la sua benedizione fornirà bonus piuttosto generici.
Una volta definiti i tratti del personaggio dovremo impratichirci nel combattimento che, come in ogni action role playing game, non sarà una mera questione di statistiche. Gli sviluppatori sono molto fieri del fighting system che hanno implementato in questo gioco, fighting system che si baserà solamente su un tasto. Arma alla mano sarà sufficiente premere il tasto di attacco con la giusta intensità ed il giusto tempismo per colpire l'avversario. In “Kingdoms of Amalur: Reckoning” non sarà necessario memorizzare una lista di combinazioni, ma scoprire e tenere il ritmo di ogni attacco premendo un solo tasto. Potremo inoltre schivare e parare i colpi nemici, ed anche in questo caso il tempismo sarà l'unica cosa importante. Il risultato di queste particolari scelte di design è un sistema di combattimento fluido e coreografico, intuitivo, ma allo stesso tempo molto profondo, che non vediamo l'ora di testare pad alla mano. Eliminati i primi nemici potremo dedicarci ad una delle attività più importanti nei role playing game, il loot degli oggetti.