Sì, è uno screen della versione per PsVita. No, non siete sotto effetto di stupefacenti. O almeno crediamo.
Il gioco ci metterà nei panni di Arren, un mercenario che accetta incarichi da amici e nemici, pur di gonfiare il proprio portafoglio.
Proprio come ci aspettavamo, l'obiettivo di Mercenary è di restare il più possibile al passo coi tempi, offrendo oltre alla scontata campagna in singolo, anche un comparto multigiocatore di tutto rispetto. Per ora è stato possibile provare solo Deathmatch 4vs4, ma la promessa degli sviluppatori è che, nel gioco finale, saranno presenti almeno sei mappe e tante altre tipologie di match oltre al classico "tutti contro tutti". Otto giocatori totali forse non sarà tantissimo, ma ricordiamo che comunque parliamo di una console portatile e che non sempre arene più "contenute" si traduce in minor divertimento. Anzi, non sappiamo ancora quanto il tutto possa essere in realtà veramente stabile, visto che è stato provato in locale e non sulla rete, ma per la risposta a questo dovremo comunque aspettare.
La campagna in singolo ci farà vestire i panni di Arran Danner, un uomo che della guerra tra bene e male se ne frega. Infatti, per la prima volta nella storia della serie, non vestiremo i panni di un ISA impegnato a scacciare definitivamente la minaccia Helghast dall'universo. Come facilmente intuibile dal titolo, Danner è tutt'altro che un paladino della giustizia: semplicemente lavora per il miglior offerente. Dove girano i soldi, tanti soldi, Danner c'è. La trama viaggia parallela agli eventi dei primi due episodi: torneremo quindi su campi di battaglia già visti, ma mai esplorati appieno, come quelli di Vekta o di Helghan. La storia principale, dicono gli sviluppatori, potrà essere portata a termine anche in 8 ore (che per uno sparatutto non è neanche così lontano dalla media, ormai), ma la vera anima del gioco consisterà nella rigiocabilità.
I Guerrilla britannici, infatti, (vi ricordiamo che gli olandesi stanno lavorando ad un progetto ancora top-secret) hanno voluto in qualche modo fare il verso al Peace Walker di Konami. Quest'ultimo è sicuramente l'esempio massimo di come un filone casalingo possa andare su portatile senza perdere nè fascino nè portabilità, ed è sicuramente l'idolo a cui Cambridge si è rifatta. Mercenary si snoderà quindi attraverso decine di missioni primarie a multi-obiettivo, da giocare e rigiocare più volte per poterle poi completare al 100%.
Portando a termine un contratto (che sia per i nemici o per gli alleati), o semplicemente comportandoci bene in missione, guadagneremo vitale pecunia per potenziare i nostri gingilli. Infatti, tramite gli appositi menù, saremo noi stessi a decidere cosa portarci in missione e come modificarlo per renderlo più consono ai nostri gusti. L'armamentario avrà quindi un valore importantissimo e, oltre ad essere in larga parte personalizzabile, vanterà anche tantissimi modelli da imbracciare, dai soliti noti a nuove, interessanti novità.
Una volta finita una missione, alla stessa verranno sbloccate nuove possibilità di replay. Precisamente: Stealth, Demolizione e Precisione. Nel caso ci fossero dubbi, spiegheremo in cosa consistono. In pratica, portato a termine un incarico qualsiasi col metodo che più ci aggrada, il sistema di gioco ci costringerà a ritornare sul campo con varie restrizioni. Ad esempio, cercando di non farsi vedere da nessuno, oppure centellinando al massimo ogni proiettile sparato e così via. Tutto questo per mostrare al meglio la natura poliedrica del titolo, beata da un level design che lascia tantissimo spazio alla fantasia e che può incontrare i gusti di ogni tipo di giocatore, da quello più battagliero a quello più silenzioso. Venire a capo di ogni incarico primario o secondario, almeno da quanto ci aspettiamo, non sarà sicuramente facile, e se tutto è come ci hanno raccontato, neanche noioso. Il gioco diverte, grazie anche ad un sistema di controllo che si rifà completamente alle mappature casalinghe. PsVita, come ormai tutti sapete, ha lasciato tutti i difetti strutturali di PsP alle spalle: il doppio analogico, così come avevamo potuto provare con giochi precedenti (Resistance: Burning Skies, ad esempio), permette per la prima volta nella storia dell'umanità di giocare degnamente FPS anche su portatile, e Killzone non fa di certo eccezione. Risponde all'appello anche il touch screen, sia anteriore che posteriore, utilizzato per le uccisioni stealth o per alcuni lavoretti di precisione, come il cecchinaggio.
Una volta finita una missione, potremo rigiocarla tentando di sbloccare tutti gli obiettivi secondari. Ogni livello, infatti, nasconde tantissime cose da fare, e la rigiocabilità sarà la chiave.
Tramite le classifiche online, potremo capire chi è - nella Lista Amici e non - il miglior mercenario sulla piazza!
Sony ha promesso che il gioco, anche dopo il lancio, sarà perennemente supportato dagli sviluppatori con contenuti che potranno essere scaricati gratuitamente, contenenti intere missioni per la campagna in singolo. Una a settimana, stando al team di sviluppo. Anche qui, prendiamo con le pinze ogni promessa fatta, ma se così fosse... bhè, penso che non ci sia neanche bisogno di sottolineare quanto la longevità ne gioverebbe.
Killzone: Mercenary, passato completamente in sordina dopo il suo annuncio, esce allo scoperto, fa un boom di notizie e lascerà parlare di sè sicuramente per i tempi a venire. Portatile, comodo, divertente, tecnicamente massiccio e pienissimo di cose da fare, con un sopporto online che promette di rivitalizzare la story-line almeno una volta a settimana, il prodotto dei Cambridge sale subito in vetta ai titoli più attesi per PsVita. Settembre è ancora lontano, ma siamo sicuri che di giochi da spolpare ne troveremo a vagonate, nel frattanto.