Le zone "nere" sono un trucco visivo che non si vedeva da anni.E del quale non si sentiva la mancanza.
Non stupisce, quindi, che la WB Games, patrocinando il lavoro dei signori di Artematica (a cui dobbiamo, per esempio, giochi come Martyn Mystere e Druuna) abbiano deciso di creare un videogame - suddiviso in tre parti, con protagonista l'intelligentissima e sensuale criminologa. Per quanti non ne fossero a conoscenza, nel suo mondo di carta Julia Kendall è, prima di tutto, una insegnante di criminologia nell'Università della cittadina di Garden City. Data la sua abilità, si vede spesso impegnata nel ruolo di consulente per la polizia, impersonata dalla burbera figura del Tenente Webb.
Sarà proprio quest'ultimo a chiamare Julia mentre lei è nel pieno di una lezione, per invitarla a recarsi sulla scena dell'ultimo crimine occorso la notte precedente - ovvero la notte di Halloween. Stando a quanto si evince dal gustoso (ma poco rifinito) filmato iniziale, un uomo vestito con la maschera di Pierrot ha appena conficcato una sorta di ascia nella schiena di una tizia vestita da gatto, prima di sparire nel nulla. Fin da subito, l'omicidio pare una mera e ancorchè classica, punta di un iceberg insanguinato che spetterà a noi nei panni di Julia, ma non solo, scalare e risolvere. Non a caso abbiamo scritto “non solo”, poiché la chicca di questo “Innocent Eyes”, è la capacità di poter cambiare personaggio più o meno a piacimento, in base alla situazione o - in linea di massima, per spezzare un po' il trito e ritrito meccanismo del “trova l'oggetto e risolvi l'enigma”. In ogni caso, a prescindere da chi impersoneremo, le meccaniche di gioco non varieranno e le funzioni saranno sempre le stesse.
Altra ideuzza degna di nota, è la possibilità di utilizzare un cellulare per inviare sms e per effettuare chiamate con gli altri protagonisti della storia. Nulla di eclatante e nulla che non si sia già visto,ma nel complesso l'idea è buona e ci è sembrata anche piuttosto azzeccata. La vera - e per ora unica novità (ricordiamo infatti che il codice in nostro possesso è ben lungi dall'essere completo,o almeno è quello che speriamo), è la possibilità di cimentarsi in una serie di supposizioni per ricostruire quanto accaduto sulla scena del crimine. Una cosa simile si è vista nel gioco “Sherlock Holmes VS Jack Lo Squartatore”, ma nel caso del titolo Artematica, la vicenda è gestita leggermente meglio.
Poco da dire sul comparto tecnico dal momento che quella arrivata in redazione è sicuramente un build non recentissima. Texture slavate e doppiaggio fuori sincrono sono errori più o meno vistosi che saranno sicuramente sistemati prima dell'uscita del gioco. Non ci resta che aspettare, ma quanto visto finora, mostra un titolo potenzialmente interessante per tutti gli amanti del genere adventure.
Artematica non è famosa per aver sfornato capolavori storici, ma è fuor di dubbio che tutta la loro produzione abbia sempre suscitato un più che discreto interesse nella comunità ludica. Anche questo primo capitolo della trilogia legata all'eroina di carta creata da Mister Berardi forse non assurgerà all'olimpo dei videogames ma, allo stato attuale, pare piuttosto interessante. Non resta, davvero,che aspettare il gioco completo.