Tiscali

Anteprima James Cameron's Avatar: Il Gioco

La battaglia per la salvaguardia della libertà e della natura si sposta sul pianeta Pandora.
Paolo MulasDi Paolo Mulas (12 novembre 2009)
Non si può dire che James Cameron non sia un uomo paziente, soprattutto se si considera che il plot del suo "Avatar" giace nel suo cassetto dal 1995, in attesa poi di trovare il tempo e soprattutto i mezzi per girarlo. La genesi di Avatar ha dovuto attendere l'evoluzione della tecnologia cinematografica, dato che nelle sue intenzioni le riprese sarebbero dovute essere interamente in 3 D grazie all'ausilio della Reality Camera System. Accanto alla produzione del film (ormai completata, l'uscita è prevista per dicembre 2009) Cameron ha voluto essere partecipe con preziosi consigli ed utili raccomandazioni anche allo sviluppo dell'omonimo gioco, che abbiamo potuto provare in anteprima nella sua versione Wii.
James Cameron's Avatar: Il Gioco - Immagine 1
Nei combattimenti ravvicinati il bastone si rivelerà più utile di un'arma da fuoco.
James Cameron's Avatar: Il Gioco - Immagine 2
Seppur grossi questi automi non ci daranno molto filo da torcere.
James Cameron's Avatar: Il Gioco - Immagine 3
Gli ambienti sono caratterizzati da una vegetazione lussureggiante.
La trama del gioco pur ispirata a quella del film presenterà comunque qualche elemento originale: l'anno è il 2154, sul pianeta Pandora, un paradiso naturale ricco di vegetazione incontaminata, sono approdati degli alieni, in questo caso abitanti del pianeta Terra, fortemente interessati a sfruttarne le ricchezze minerarie, e senza alcuno scrupolo per gli indigeni del luogo. Proprio nei panni di un Na'Vi, umanoidi dalla pelle blu e dall'elevatissima statura (tre metri!) dovremo impegnarci, seppur braccati, a difendere il nostro mondo respingendo l'invasione terrestre.

Proprio la differenza numerica della forze in campo, che ci vedrà molto spesso impegnati in solitaria contro un ingente numero di nemici, renderà quasi obbligatorio un approccio stealth. Nel corso dell'avventura dovremo difatti disimpegnarci in terza persona, in vasti ambienti caratterizzati da una fitta vegetazione, dove il nostro alter ego pare comunque trovarsi completamente a suo agio tra salti da un tronco all'altro, arrampicate e scivoli naturali. Questi luoghi un tempo solo appannaggio del popolo Na'Vi sono ora brulicanti di terrestri e relative postazioni militari; tra ripari naturali (l'erba alta), ed artificiali (casse, magazzini e quant'altro),  avremo modo di rimanere spesso celati per poi colpire con efficacia il nemico. Il gioco in tal senso si affida all'accoppiata Wii Remote e Nunchuk, in maniera classica per quel riguarda il movimento (stick analogico) ed altre azioni (saltare, arrampicarsi, ecc.), mentre si sfrutta gli accelerometri del pad per quel che riguarda i combattimenti ravvicinati, ed il sensore di puntamento per quelli a distanza. In molte occasioni, per avere la certezza di non farci individuare dal nemico saremo chiamati a compiere degli attacchi furtivi, eseguendo con tempismo e precisione le mosse indicate come nei più classici quick time events. Nella nostra prova abbiamo potuto apprezzare la bontà del sistema di controllo, i comandi risultano piuttosto intuitivi e rispondono con la dovuta solerzia, ed è inoltre apprezzabile la fisicità degli scontri dovuti ad un intelligente utilizzo del “telecomando”.
James Cameron's Avatar: Il Gioco - Immagine 4
Le sezioni a bordo del banshee ricordano Panzer Dragon.
James Cameron's Avatar: Il Gioco - Immagine 5
Gli effetti delle esplosioni paiono già abbastanza convincenti.
James Cameron's Avatar: Il Gioco - Immagine 6
Prima di gettarsi nella mischia sarà opportuno studiare bene la situazione.
Tornando alle meccaniche ludiche, abbiamo potuto denotare che nonostante la vastità delle ambientazioni e la possibilità di muoversi seguendo in alcuni casi delle strade alternative, il percorso pare in molti casi piuttosto lineare; una scelta non per forza negativa, volta probabilmente a mantenere un buon ritmo e sempre viva l'attenzione del giocatore. Sembra invece meritevole di una ulteriore messa a punto l'intelligenza artificiale dei nemici; è giusto sì correlarla in qualche maniera al livello di difficoltà, ma dovrebbe essere quantomeno maggiormente  realistica. Il fatto di sparire per una manciata di secondi dopo aver fatto una strage, non dovrebbe far calare il livello di guardia dei nemici, anzi! Oltre alle fasi a piedi, che saranno peraltro caratterizzate da una crescita di esperienza da parte del personaggio, che lo renderà progressivamente sempre più abile ed in grado di utilizzare differenti tipi di armi (in primis un bastone particolarmente acuminato ed un robusto arco), abbiamo potuto provare anche delle sezioni a cavallo di un bashee (una sorta di drago particolarmente affine ai Na'Vi).

Queste ultime ci hanno ricordato i bei  momenti passati con Panzer Dragon (Saturn 1995) ed in maniera simile al gioco Sega, dovevamo contemporaneamente controllare il volatile e sparare contro degli ostacoli aerei o elicotteri nemici; ancora non sappiamo che peso avranno queste fasi nel complesso dell'avventura, ma siamo sicuri che si riveleranno perlomeno come dei piacevoli diversivi. Anche dal punto di vista grafico il gioco appare piuttosto promettente, le animazioni del protagonista, il livello di dettaglio degli ambienti, e lo stile in generale, sembrano già convincenti, da sistemare invece alcuni rallentamenti (dovuti probabilmente a dei caricamenti nascosti) e la gestione della telecamera, non sempre precisa soprattutto quando cercheremo di scrutare il territorio circostante stando ben nascosti.

Similmente a quanto sta accadendo per il film, anche il videogioco di Avatar sta generando grande entusiasmo e grandi aspettative. La versione da noi provata in anteprima ha rivelato delle indubbie potenzialità ma per vedere insieme se se saranno completamente espresse vi rimandiamo al prossimo appuntamento con la recensione.
Accanto all'ideazione, direzione e produzione del film Avatar, James Cameron si è voluto impegnare in questi ultimi mesi anche a dare uno sguardo da vicino all'omonimo videogioco sviluppato da Ubisoft, impartendo preziosi consigli e suggerimenti. La versione da noi provata in anteprima ha svelato delle indubbie potenzialità (in primis lo stesso spirito d'inquietudine e conflittualità che caratterizzerà la pellicola), ma per scoprire insieme se saranno completamente espresse vi rimandiamo alla nostra recensione.