La distanza dagli sparatutto in prima persona si nota anche dallo stesso sistema di combattimento, che implementa caratteristiche del picchiaduro: si possono usare armi da fuoco o a corpo a corpo, eseguendo diverse combo (molto immediate e spettacolari), ossia sequenze di colpi che dipendono dal tipo di armi impugnate. Per esempio, con la spada nella mano destra otterrete una combo, diversa se la mano sinistra sarà occupata da uno scudo (in questo caso assisterete anche a realistiche schivate) e così via. Il sistema di puntamento dell'arma è molto intuitivo e senza mirino mobile: semplicemente, la forza del colpo sarà data dal tempo di pressione del tasto di attacco e la direzione dipenderà dall'angolatura della telecamera. Il viso e il corpo di Julie c'indicheranno realisticamente se abbiamo inquadrato l'obiettivo nel nostro mirino virtuale (per esempio, tenderà il braccio, volgendo lo sguardo verso quella direzione)
Il sistema del combattimento incide fortemente sul gameplay, in cui riveste maggiore importanza, rispetto agli sparatutto, l'elaborazione di una strategia adeguata al singolo scontro, piuttosto che il semplice gioco di velocità e riflessi in cui nemici e cadaveri si accavallano rapidamente. Gli sviluppatori evidentemente credono che per il giocatore sia di maggiore soddisfazione sconfiggere un nemico dopo averlo studiato a lungo, scegliendo la combinazione di attacchi vincente, piuttosto che accatastare morti su morti sparando freneticamente