Siamo all'inizio della nostra avventura. Alcune informazioni a video ci aiuteranno a muovere i primi passi in Fable.
Ecco il nostro primo, importante, incontro. Un marito intento a tradire la moglie. Ci chiede di non parlare di questo con nessuno. Come ci comporteremo?
Fable è un RPG totale, per quanto l'accezione del termine sia stata in parte fraintesa e per quanto effettivamente, la favoleggiata libertà concessa sia stata solo tratteggiata. I posti esclusi al giocatore (su cui abbiamo l'onestà di non sorvolare), potrebbero tradire in buona parte le aspettative di chi si aspettava le stesse concessioni, anzi, la mancanza di limitazioni offerte da titoli “possenti” quali Morrowind. E Fable, al pari del pargolo dei Bethesda è un titolo vasto e pretenzioso, immane per concezione. Ma diverso. La totale libertà, che tratteremo più approfonditamente in sede di recensione, appare più come uno spunto ideologico che una impostazione concreta, spostando verso una dimensione più "umana" le promesse fatte dai programmatori.
Il villaggio è piccolo e la gente mormora...la guardia del villaggio ha già saputo del mio piccolo segreto...
Alcuni eventi della nostra avventura ci verranno raccontati tramite sequenze filmate. Nella fattispecie, alcuni malviventi hanno fatto a pezzi il nostro villaggio.
L'impersonare un personaggio cattivo può diventare, come parametro di controllo sociale, meno redditizio del condurre una vita dedita alle buone azioni. L'immagine di un personaggio dai toni cattivi avrà diverse influenze nei confronti della società, ma non per questo ostacolerà il proseguo dell'avventura, visto che l'antitesi bene-male è alla base del lavoro dei BigBlueBox. A dimostrazione di come il mondo sia vivo e pulluli di vita propria, e sia comunque cercato se non un fondamento realistico almeno un pizzico di coerenza, il nostro personaggio non solo invecchierà, ma addirittura varierà il colore della pelle a seconda dell'esposizione solare o ingrasserà (o dimagrirà) per via delle bevande bevute e dei pasti ingeriti.
Sul piano stilistico siamo su livelli altissimi. L'orizzonte visivo è ampio e l'impatto grafico quasi disarmante, anche se la problematicità di un numero di poligoni elevatissimo affiora con alcuni rallentamenti nelle fasi di gioco più concitate. Niente per cui storcere il naso, sia chiaro. L'equilibrio tra la realizzazione tecnica e la raffinatezza stilistica, che traspare in accenti fantasy dalle indubbie qualità evocative, rende Albion quel paradiso che solo le più fervide menti avrebbero potuto immaginare. Un tale spettacolo visivo eguagliato soltanto da quello audio, con una colonna sonora semplicemente sublime. Nonostante le ottime parole spese finora, qualcuno potrebbe rimanere dubbioso sullo stato finale dell'opera, anche se le voci di dissenso sarebbero dettate da alcune aspettative sfumate più che dal valore stesso del titolo, indiscutibilmente altissimo. Ma non è tempo per queste disquisizioni, per ora aspettiamo trepidamente questo capolavoro.
Atteso da oramai diversi anni (che diventano secoli in ambito videoludico), Fable non solo ha l'arroganza di puntare al ruolo di nuova killer application, ma di imporsi come nuovo punto di riferimento nel panorama degli RPG. Manca poco, e da quel che abbiamo avuto modo di vedere, vale davvero la pena di aspettare la sua uscita con trepidazione.