Tiscali

Preview Evil Genius

Simone Murtas Di Simone Murtas (3 settembre 2004)
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Sfamare un esercito è un impegno mica male!
Celle di sicurezza e vari dispositivi di tortura saranno un buon sistema per estorcere informazioni ai prigionieri, così come porte in grado di riconoscere il Numero Uno e far passare solo lui e trappole di ogni sorta serviranno ad ostacolare gli intrusi. Come al solito la parola d'ordine sarà “equilibrio” in quanto starà alla bravura del giocatore far si che non si spenda mai più di quanto si guadagna: mantenere un esercito, infatti, costa e le più strampalate (ed efficaci) macchine di tortura non sono certo a buon mercato. L'originalità del titolo comunque, oltre che nella riuscitissima ambientazione, consiste nella combinazione di elementi di gioco vari e diversi che danno quel “valore aggiunto” che molti altri titoli del genere non sono in grado di garantire.
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L'ufficio del N.1, non ricorda quello del megadirettore di Fantozzi?
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Un ladro gentiluomo, potrebbe sapere qualcosa di utile!
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Parla maledetto! Dove sono i soldi?
Alla costruzione e alla gestione della base, infatti, si aggiungono le modalità tipiche del combattimento in tempo reale dove occorre organizzare le proprie truppe per far fronte agli attacchi dei nemici, disponendole nel modo più opportuno in base alle caratteristiche delle singole unità.
A questo si aggiunge tutta la questione inerente il reclutamento degli uomini ed il loro addestramento, con tanto di lezioni teoriche e pratiche sulle varie tecniche di combattimento e sull'utilizzo di armi e dispositivi. Ancora, ci sarà da gestire tutta la fase di ricerca e sviluppo tecnologico perché per ogni malvagio che voglia conquistare la terra che si rispetti, armi sofisticate e strumenti di distruzione costituiscono le “basi del mestiere”. Infine occorre portare a termine tutta una serie di missioni in stile con il mondo delle spie e dei malvagi: curiose imprese come il rapimento di cantanti famosi, il furto di celebri opere d'arte e, tanto per fare un esempio, il trafugamento della Torre Eiffel!

Dalle prime occhiate date a Evil Genius c'è da dire che sembra essere davvero un ottimo prodotto anche dal punto di vista strettamente tecnico. Il motore grafico propone le animazioni (spesso spassosissime) relative alle attività della base con estrema disinvoltura anche su computer non proprio super-dotati e risulta essere discretamente dettagliato e curato. Zoom, panning e rotazioni della visuale sono sempre fluidissime ed è sempre possibile ottenere la migliore inquadratura in maniera istintiva e rapida. Non rimane che attendere ancora qualche mese prima di mettere le mani sul prodotto finito e poter valutare completamente quello che già si annuncia come un nuovo successo della Bullfrog.

La meccanica di gioco riprende proprio quella dei due Dungeon Keeper che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, dimostra di essere sempre attuale e “fresca”, anche grazie all'ambientazione completamente nuova e a quel dissacrante “sense of humor”, che aiuta a stemperare una tematica di gioco altrimenti “pesante” . L'ironia che pervade il titolo, le situazioni comiche e paradossali unitamente ad un motore grafico e gestionale molto fluido ed intuitivo, lo rendono un titolo degnissimo d'attenzione.
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Uno scorcio della base: le camerate in fase di costruzione e la cella frigo già in perfetta efficienza.
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La cucina, luogo di ristoro e di “socializzazione”.
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Una panoramica della base segreta.
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Esultino i fan di Dungeon Keeper 1 e 2. Evidentemente, mentre il genio di Moulyneux lavorava a questi due capolavori ludici, Demis Hassabis assisteva diligentemente dietro le quinte. E il giovane, a parte il tentativo poco riuscito di Republic, sembra aver imparato bene la lezione. Non possiamo dirvi di più, al momento, ma l'uscita di Evil Genius è vicina e Gamesurf sarà in prima linea per offrirvi una recensione con i fiocchi. E ora ripetete con noi "Tifenterò patrone ti monto!"
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