Per farci una prima impressione a tutto tondo del titolo, abbiamo ovviamente creato un PG con la classe introdotta per l'occasione, ovvero il Crociato, constatando come ricordi molto da vicino il vecchio Paladino di Diablo II e come strizzi l'occhio ad una serie di abilità con auree e scudi fin troppo familiari per i puristi del brand. Avvicinarsi alla classe, comunque, non è per niente difficile ed anzi, lo stile ideato per questa nuova macchina da guerra riesce ad essere gratificante quanto variegato, impegnando il giocatore a realizzare tattiche risolutive adoperando uno stile arma+scudo convincente e letale per ogni mostro abbia avuto la voglia di sfidarci a duello.
Macinando avidamente i primi livelli ci siamo accorti che il nuovo sistema di Loot 2.0 permette al titolo di essere più gratificante, grazie ad un ottima varietà di oggetti rilasciati dai mostri nonché qualche ricompensa leggendaria alla sconfitta del Butcher di turno a difficoltà base. Fortunati o meno, inizialmente ci è sembrato che ci fosse la tendenza all'esagerazione, viste le innumerevoli rarità droppate gentilmente senza fare troppi complimenti, convincendoci forzatamente che i medesimi risultassero più utili per la conversione dal fabbro, o magari per uno scambio in rete, data ormai l'imminente chiusura delle case d'asta. Sembra quasi che la scelta fatta dagli sviluppatori per questa espansione, già citata per essere creata a seguito dei feedback prettamente negativi degli hardcore gamer, sia quella di proporre un pacchetto troppo permissivo, passando troppo aldilà della barricata.
Per restare in tema di aiutanti presenti in Diablo III, vi informiamo che è stata aggiunta per l'occasione una nuova mercante, in grado di trasformare e migliorare gli oggetti presenti nel nostro inventario, ovviamente sotto laudo compenso. L'attività di trasmogliferazione (perdonate il gergo) permette all'utilizzatore di trasformare l'aspetto di un oggetto a voi caro, o, meglio ancora, di cambiarne le caratteristiche considerate inutili, sottolineandovi che però le medesime non saranno scelte da voi, ma bensì rollate casualmente tra un elenco preconfezionato.
Tolto comunque l'aspetto del loot, abbiamo avuto modo di gustare le due modalità già citate nel nostro speciale sulla BlizzCon, ovvero la Campagna e l'Avventura. Nella prima il divertimento è garantito non solo dalla possibilità di ripassare fedelmente la storia fino alla sconfitta di Diablo, ma anche per l'opportunità di gustare il nuovo atto dedicato all'angelo della morte Malthael. La sceneggiatura del capitolo è incantevole ed i paesaggi gotici, volutamente più oscuri, fanno un continuo richiamo votivo al boss d'espansione, coadiuvato dall'inserimento di nuovi mostri confezionati ad hoc per l'occasione, nonché una serie di scenari e costruzioni da capogiro in grado di deliziare l'occhio senza troppa fatica. Si percepisce un'incredibile pathos, fortificato dalla palese dedizione degli sviluppatori nei confronti del brand storico, graficamente sempre curato ed enfatizzato, anche quest'oggi, dall'ottimo audio in lingua anglosassone sempre piacevole da ascoltare.
Macinare mob e salire di livello ci ha spinti a variare le difficoltà proposte dal titolo, riconoscendo un pizzico di competitività in più che non avevamo saggiato nelle precedenti modalità. Se vi ricordate l'hell mode passato, adesso dovrete entrare nell'ottica che ci saranno modalità molto più impegnative ed, al contempo, estremamente più redditizie in termini di ricompense, oro ed esperienza mettendoci a dura prova grazie all'uso di nuove abilità, impegnate con una più bilanciata IA dedicata.
A livello 23 il nostro Crociato può già vantare due item leggendari nel proprio inventario, esempio lampante di un sistema di Loot fin troppo permissivo
La fortezza del Pandemonio sarà l'ultima area a ridosso di Malthael, l'olezzo di morte si fa sempre più forte
Sembra che l'espansione confezionata da casa Blizzard, frutto del duro lavoro a seguito dei feedback negativi del titolo base, voglia redimere la mera figura fatta poco più di un anno fa. Il titolo promette bene e ci si auspica che le modifiche continuino in questa direzione, mantenendo l'impegno finora mostrato.