La prima missione sarà supportata da messaggi a video che ci aiuteranno a gestire al meglio le nostre attività. Nno fateci l'abitudine.
Al termine di ogni missione verranno presentate tutte le statistiche del nostro operato con relativo punteggio di merito.
In particolare sembra che un maggiore impegno e concentrazione si stato dedicato ai 4 protagonisti, particolarmente ricchi in termini poligonali e texturizzati a dovere. Stesso discorso non può essere fatto, viceversa, per i nostri avversari, realizzati “in economia”, forse a salvaguardare le prestazioni generali che risultano, per l'appunto, sempre fluide e pienamente di supporto all'azione di gioco, sempre frenetica e incessante. Ulteriore appunto può essere fatto all'impossibilità in alcune occasioni di scorgere il nemico tra la folta vegetazione, costringendo il giocatore ad affidarsi il più delle volte all'affidarsi alla mira automatica, che punterà sistematicamente il nemico nascosto ai nostri occhi.
Come detto in precedenza, l'azione di gioco di Conflict Vietnam riprende pienamente quanto già visto in Desert Storm 1 e 2, ivi compresa la spiccata componente arcade che faciliterà il compito di chi, tenendosi bene a distanza da giochi come Full Spectrum Warrior, è alla ricerca di un'esperienza di gioco immersiva, ma scevra di qualsiasi componente simulativa. Esempio principe, sull'impostazione arcade del gioco, è la possibilità di curare qualsiasi nostro personaggio anche se questo è stato colpito in pieno viso da un bazooka o da un colpo di mortaio, un approccio già noto ai cultori della serie. Interessante, invece, il sistema di upgrade dei 4 personaggi che a seconda del comportamento in battaglia potranno migliorare le proprie caratteristiche personali. Un sistema che, in questo modo, costringe il giocatore a usare nella maniera più corretta tutti e quattro gli elementi del team, scoraggiandolo ad ingaggiare azioni di guerriglia “alla Rambo” ma, al contrario, a pianificare con attenzione le proprie mosse. In ultimo rimane da segnalare la completa localizzazione del titolo che permetterà anche ai non anglofoni di godere dell'ottima trama che funge da collante alle missioni progettate dai Pivotal. Preparatevi, come al solito, ad un linguaggio “lievemente” scurrile, ma d'altro siamo in guerra, che diamine.
Quanto visto da questa versione preliminare di Conflict Vietnam lascia ben sperare per un titolo in linea con le aspettative di chi ha adorato i due Desert Storm. Non ci troviamo sicuramente davanti ad una simulazione alla Full Spectrum Warrior, questo sia chiaro, ma l'azione incessante di gioco e un comparto grafico gradevole e verosimile possono essere comunque le chiavi vincenti per questa terza uscita della Pivotal in ambito militare. Occhi e orecchie aperte, soldati, il nemico sta per arrivare!
Quanto visto da questa versione preliminare di Conflict Vietnam lascia ben sperare per un titolo in linea con le aspettative di chi ha adorato i due Desert Storm. Non ci troviamo sicuramente davanti ad una simulazione alla Full Spectrum Warrior, questo sia chiaro, ma l'azione incessante di gioco e un comparto grafico gradevole e verosimile possono essere comunque le chiavi vincenti per questa terza uscita della Pivotal in ambito militare. Occhi e orecchie aperte, soldati, il nemico sta per arrivare!