D'altro canto però è impossibile non trasmettervi la forza dirompente dell'emozione che ci ha colti (in parte anche di sorpresa) vedendo da vicino e mettendo mano a questa versione preliminare di Commandos 2. Già allo stato attuale il gioco appare impressionante, secondo il significato migliore che si può conferire a questo termine: non vogliamo assolutamente sbilanciarci in giudizi che competono solo alla futura recensione, ma si vorrebbe che fosse chiarissimo il fatto che, secondo quanto visto, solo qualche evenienza di portata apocalittica, come un globale deliro masochista che cogliesse i Pyro Studios, o più concretamente (e questo è un timore tutt'altro che fantascientifico) un cattivo bilanciamento del livello di difficoltà, potrebbero compromettere il meraviglioso progetto che va sotto il nome di Commandos 2.
UNA PUNTATA DA OTTO MILIONI
Per comprendere meglio la portata di questo non comune "numero due" conviene mettere in luce alcuni aspetti del suo background e dare qualche numero. Commandos 2 è figlio di un grandissimo (e ai tempi insperato) successo del publisher inglese Eidos Interactive e dello sviluppatore spagnolo Pyro Studios conseguito con lo "strategico in tempo reale tattico" Commandos: Behind Enemy Line e con Commandos: Beyond the Call of Duty, il suo add-on ufficiale. Il primo Commandos fu la miglior espressione della voglia di "rottura", innovazione e "controtendenza" che da sempre fa parte del DNA di Pyro Studios: mentre il mondo dei videogame si lanciava verso la semplificazione (spesso concretizzatasi in una "banalizzazione") di ogni genere di gioco, Pyro scelse di rivisitare il genere della strategia in tempo reale puntando su un maggior realismo, più tattica, più riflessione e quindi nel complesso sulla necessità di un maggior impegno da parte del giocatore, ripagato però un grande senso di gratificazione al raggiungimento di ogni obiettivo di gioco.