Dopo quasi diciottomila battute fra testo e didascalie ci si rende conto che che Commandos 2 non intende lasciarsi catturare in un solo singolo articolo: è incredibile la ricchezza di dettagli, di singoli aspetti, di particolari che inondano ogni angolo di questo titolo e a tratti ci assale l'impressione che il team di Pyro Studios abbia voluto mettere davvero TUTTO in questo mastodontico progetto. In realtà non è così: in recenti dichiarazioni, il capo progetto Gonzo Suarez Girard ha raccontato che a un certo punto della fase preliminare di sviluppo (una specie di mega "brainstorming" durato un paio di mesi, in cui sono emerse tutte le idee presenti nel gioco e molte altre) s'è deciso cosa inserire in Commandos 2 e cosa non inserire. Se dunque non è stato messo tutto quanto le geniali menti spagnole avevano pensato (ed è giusto che così sia visto che stiamo parlando di un gioco), dal nostro contatto "live" con Commandos 2 possiamo desumere che è davvero moltissimo quanto è stato inserito e, cosa ancor più importante, ciò che è stato fatto, è stato realizzato nel migliore dei modi. Resta da verificare il multiplayer, l'interazione con i veicoli e molti altri aspetti non necessariamente secondari, che non abbiamo esaminato: per tutto resta la speranza di un'implementazione finale solida, ben bilanciata, senza livelli meno curati di altri e con una calibrazione del livello di difficoltà più favorevole all'utente novizio (che comunque già allo stato attuale può istruirsi con un tutorial della durata di due ore e mezza!). Se queste condizioni verranno soddisfatte, ci troveremo probabilmente dinanzi a un nuovo piccolo grande "dogma" del mondo dei videogame: non vediamo l'ora di scoprirlo e per questo contiamo i giorni che ci separano dall'uscita del gioco.