C&C torna alle origini. Spariscono i sovietici di Red Alert e i cinesi di Generals, e al loro posto tornano prepotentemente sui nostri schermi le vicende del primo, storico, C&C. Il terzo capitolo della saga si ambienta nel 2047, e il minerale radioattivo Tiberium sta lentamente consumando la Terra dopo mezzo secolo di irradiazione radioattiva. Il mondo è ormai diviso in fasce più o meno abitabili nelle quali l'umanità sta cercando di trovare un sistema per arginare la crescita del pericoloso minerale. Tuttavia esiste una fazione di fanatici, denominati NOD, che, ritenendo il tiberium ultimo dono divino all'umanità, lo venerano come se fosse una reliquia, e cercano il modo di aumentarne la velocità di diffusione. Esiste inoltre una terza, misteriosa fazione, una razza aliena interessata a sua volta a raccogliere il prezioso minerale, e particolarmente seccata alla scoperta che nella Terra esistono ancora forme di vita nonostante l'alta radioattività dell'ambiente.
Se il rifornimento di tiberium inizia a scarseggiare, la base inizierà a perdere energia, fino ad arrivare al completo Black Out.
Le unità si dividono in aeronautica, fanteria, carri e qualche mech. Ogni classe ha delle specifiche capacità che la rendono particolarmente efficace contro un'altra, secondo il sistema carta-forbice-pietra, in auge fin dai tempi di age of empires e starcraft. La prova sul campo, tuttavia, ha dimostrato che l'influenza tattica è poca, e che la solita tattica di ammassare quanta più gente possibile e poi lanciarla all'assalto si rivela ancora il metodo più veloce di passare i livelli.
Convincente fin da adesso è l'IA dei nemici: la cpu attacca spesso e in maniera aggressiva e , sebbene manchino strategie complesse quali attacchi su più fronti o simili, il numero e la varietà di mezzi e unità impiegate nelle offensive avversarie possono dare diversi problemi allo sviluppo di una base.
Non sono precisamente le Dune Buggy di Bud Spencer e Terence Hill: queste sparano. E scoppiano come pop corn se si risponde a suon di missili.
Interessanti le novità introdotte nella modalità multiplayer, tra le quali spunta la possibilità di assistere, pur senza possedere il titolo originale e gratuitamente, alle partite online di altri giocatori, come se fossero match di un qualsiasi sport. E' perfino possibile assumere la carica di speaker e commentare le partite in diretta per gli altri spettatori (questa possibilità verrà data casualmente dall'host ai vari utenti). Questo sistema dovrebbe permettere agli utenti di conoscere i propri avversari e, allo stesso tempo, limitare la presenza di cheaters e bari vari, che compirebbero le loro malefatte sotto gli occhi di numerosi testimoni, venendo immediatamente segnalati agli amministratori dell'host e quindi eliminati.
Da Apocalipse Now in poi abbiamo tutti imparato il ruolo essenziale degli elicotteri...FACCIAMO BALLARE QUEI BASTARDI!
Tiberium Wars si presenta come un ritorno alle origini di C&C, cosa che ai puristi della serie non può che far piacere. Aggiungiamo un aspetto tecnico da urlo e avremo sotto gli occhi un prodotto dalle notevoli potenzialità. Il pericolo, al momento, è dato dalla sua essenza di RTS molto classico, simile nella struttura a quasi tutti gli altri esponenti del genere. Si spera che la versione finale possa far spuntare Tiberium Wars dalla massa, le possibilità a suo favore sono molte, a partire dalla trama interessante e dal cast decisamente accattivante.