Tatticismo dicevamo: ebbene, se da una parte First to Fight punta certamente su un azione comunque sempre adrenalinica e mai frustrante, dall'altra non si può certo negare come si essenziale la componente strategica. Avanzare compatti da perfetti Marines, con un componente ad aprire la strada, due altri a controllare le ali e l'ultimo a coprire le spalle, è ovviamente la tattica più indicata qualunque sia la situazione da affrontare; provate a dividervi anche solo per pochi istanti e ben presto l'avversario avrà la meglio su di voi, sia esso umano (nelle partite a scontro tra due team) che comandato dalla IA (nella campagna in cooperativa). L'IA dei nemici conferma anche in multiplayer quanto di buono già visto a Monaco per la modalità in singolo: i nemici sono sempre attivi e non mancano mai di trovare ripari se attaccati, persino dandosi alla fuga nelle situazioni più intricate.Un componente della squadra dovrà assumere il controllo di tutte le operazioni, in quanto comandante: chi si assumerà tale onore avrà dunque a disposizione delle opzioni aggiuntive che contempleranno la richiesta di aiuti esterni come fuoco di supporto o cecchinaggio. Ovvio il fatto che la comunicazione vocale tra compagni prima menzionata risulta più che essenziale: mettere al corrente gli altri della propria posizione e della posizione dei nemici risulta vitale in molte occasione. In poco tempo si assisterà ad una vera e propria campagna fatta di urla e richieste di aiuto, per un'atmosfera assolutamente elettrizzante. Ma a creare tale atmosfera è proprio la struttura di gioco di First to Fight: in ogni momento la sensazione è effettivamente quella di essere in un campo ostile di battaglia nel quale muoversi con cautela è l'unica importante parola d'ordine. A favore di ciò ci pensano poi l'ottimo comparto grafico e sonoro: menzione d'onore va fatta proprio nei confronti di quest'ultimo. Gli effetti sonoro e l'accompagnamento musicale giocano infatti un ruolo decisivo in termini di atmosfera: colpi d'arma da fuoco, esplosioni ma soprattutto grida e urla sia dei nemici che dei proprio compagni sono qualcosa di davvero verosimile; si ha proprio la sensazione di trovarsi al centro di situazioni sempre ricche di tensione. Spettacolare è inoltre il design dei livelli: tutte le mappe che abbiamo potuto testare hanno dimostrato di essere create e contestualizzate in maniera eccelsa. Per fare qualche semplice esempio si va da vicoli popolati da cecchini a mercati orientali o ospedali lasciati allo sbando, in un'ambientazione che per quanto visto si rifà il linea generale al Medio Oriente. In ogni caso avremo di fronte scenari sempre ricchi di particolari e caratterizzati ottimamente: ciò contribuisce ovviamente in maniera decisiva a livello di coinvolgimento e immersione.
La resa grafica merita un analisi differenziata tra la versione Xbox e PC: la prima si difende bene ma è abbastanza palese la perdita di nitidezza rispetto a quanto potuto vedere a Monaco in single player. Purtroppo si denota anche un certa lentezza nei movimenti che porta come conseguenza un'azione non sempre fluida. Di contro la versione PC sfoggia texture stupende e un livello di dettaglio oltre la norma; in alcuni casi si percepisce anche qui una leggera sensazione di lentezza nel muoversi, anche se in maniera molto più lieve rispetto alla versione per console. Ovviamente nutriamo la profonda convinzione che tali (piccoli) problemi vengano sistemati nel tempo a disposizione tra qui e l'uscita di First to Fight (prevista per Marzo). A livello di gameplay il gioco mostra i suoi punti forti insieme a qualche piccola debolezza: le meccaniche di movimento e di azione sono ben bilanciate e rodate ma non possiamo certo negare che qualche incertezza si avverte soprattutto nelle fasi di corsa. Purtroppo al momento gli sviluppatori hanno deciso di ottenere la corsa spingendo due volte (e poi tenendolo premuto) lo stick analogico sinistro, cosa che risulta alquanto scomoda e macchinosa; Take Two dal canto suo ci ha prontamente avvertito che gli sviluppatori stanno lavorando su tale aspetto, intendendo inoltre aggiungere un movimento di “mezza corsa” di più immediata esecuzione. A parte il piccolo neo appena esposto tutto il resto fila via liscio come l'olio: puntare il nemico, zoomare sulla sua fronte e fare fuoco sono tre semplici passaggi che si imparano in un batter d'occhio e trovano un impiego continuo e disinvolto. A tutto ciò si aggiunge la notevole quantità e diversità di armi a disposizione che variano a seconda del ruolo che si vuole ricoprire (comandante, fuciliere, assistente) e la possibilità di usufuire di granate ed esplosivi; in ogni momento è poi possibile attivare la visione notturna perfettamente riprodotta, con tanto di riduzione del cono visivo.
Per quanto visto negli studi di Take Two non possiamo che essere soddisfatti delle modalità multiplayer di Close Combat: First to Fight: l'atmosfera adrenalinica e frizzante degli scontri tra team si unisce alla spettacolare ed intrigante modalità carriera in cooperativa, dando origine ad un titolo che fa del multiplayer non soltanto una modalità di corredo all'ottimo gioco in singolo ma un pezzo forte di tutto il complesso. Che il genere sparattutto si presti ad essere giocato in compagnia di amici è ormai assodato, importante è però che l'ossatura delle modalità multiplayer sia valida e variegata, cosa questa che First to Fight mostra in maniera più che evidente. Manca poco ormai all'uscita del gioco: caschetto in testa e fucile alla mano!
Per quanto visto negli studi di Take Two non possiamo che essere soddisfatti delle modalità multiplayer di Close Combat: First to Fight: l'atmosfera adrenalinica e frizzante degli scontri tra team si unisce alla spettacolare ed intrigante modalità carriera in cooperativa, dando origine ad un titolo che fa del multiplayer non soltanto una modalità di corredo all'ottimo gioco in singolo ma un pezzo forte di tutto il complesso. Che il genere sparattutto si presti ad essere giocato in compagnia di amici è ormai assodato, importante è però che l'ossatura delle modalità multiplayer sia valida e variegata, cosa questa che First to Fight mostra in maniera più che evidente. Manca poco ormai all'uscita del gioco: caschetto in testa e fucile alla mano!