Tiscali

Preview Canis Canem edit

Una prima occhiata alla Bullworth Academy
Luca GambinoDi Luca Gambino (20 ottobre 2006)
Che Rockstar si “diverta” ad alzare polveroni è cosa ormai risaputa, che l'ultimo sia riuscita a sollevarlo ancor prima dell'uscita di un gioco è una novità assoluta. Eppure è quello che è accaduto con “Bully”, ultima contestatissima fatica della software house americana più trasgressiva di sempre, che negli ultimi due anni ha dovuto confrontarsi con le farneticanti accuse di svariate associazioni di genitori e di numerosi avvocati statunitensi, sempre alla ricerca di pubblicità o di qualche soldino “facile”. Inutile dire che tutte le critiche mosse al gioco sono frutto di deduzioni aprioristiche assolutamente fuori luogo e di quell'ipocrita perbenismo all'americana che chi frequenta il mondo dei VG ha, purtroppo, imparato a conoscere. Detto questo vi starete sicuramente chiedendo per quale caspita di motivo vi stiamo parlando di “Bully” se il titolo della preview recita chiaramente “Canis Canem Edit”, beh perché “Cane mangia Cane” (traduzione dal latino by Rockstar Games) non è altro che l'edizione europea di “Bully” che uscirà in Italia il 27 di questo mese.
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Possiamo definire “Canis Canem Edit” come l'ironico ed esasperato resoconto di ciò che potrebbe accadere ad un qualsiasi ragazzino iscritto ad una scuola del New England. Il protagonista della storia si chiama Jimmy Hopkins, ha quindici anni ed è un ragazzino “difficile”. Espulso da tutte le scuole che ha avuto modo di frequentare, Jimmy sta per essere “parcheggiato” dalla madre (in partenza per la sua quinta luna di miele) alla Bullworth Academy, “prestigioso”istituto sito nella “ridente” cittadina di Bullworth. Inizierà così per lui un periodo davvero difficile dal momento che, per “sopravvivere” nel nuovo ambiente, dovrà conquistare al più presto il rispetto e l'ammirazione di tutti; come? menando le mani ovviamente. La trama coprirà l'intero anno scolastico che Jimmy dovrà frequentare alla Bullworth ed è suddivisa in cinque grandi capitoli al termine di ognuno dei quali dovremo affrontare il capo di una delle “fazioni” che popolano i corridoi dell'accademia. Take2 Italia a concesso a noi di Gamesurf l'occasione di provare in anteprima il primo di questi cinque capitoli; ecco come è andata.

Come c'era da aspettarsi il gameplay del titolo è davvero curato; se volessimo trovare una definizione per “Canis Canem Edit” potremmo dire che si tratta di un action in terza persona caratterizzato dalla totale libertà d'azione che ha reso leggendari i titoli Rockstar. Ogni giornata alla Bullworth segue un copione preciso, scandito dall'orologio piazzato dagli sviluppatori nell'angolo sinistro dello schermo. Dopo la sveglia, che suonerà ogni mattina alle 8:00, avremo un oretta per prepararci per le lezioni. La campanella suonerà inesorabilmente alle 9:00 e se Jimmy non si troverà in classe gli verrà assegnata un'assenza ingiustificata. Andare a lezione potrebbe sembrare una perdita di tempo, in realtà assistere alle lezioni da bravi studenti porterà sempre dei vantaggi. Le materie insegnate alla Bullworth sono sei ed ognuna sbloccherà alcune abilità che ci torneranno molto utili nel corso del gioco. Imparare la chimica, l'inglese o la storia dell'arte alla Bullworth non è solo utile, ma anche divertente dal momento che ogni lezione consisterà in un piccolo minigioco a tema. Alle 11:00 le lezioni termineranno ed agli studenti saranno concesse alcune ore di svago. Il pomeriggio passerà più o meno alla stessa maniera fino al momento della nanna che arriverà inevitabilmente alle 2:00 ora in cui Jimmy stramazzerà al suolo esausto.
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Nel tempo libero Jimmy potrà sostanzialmente fare quello che gli pare; girare per la scuola in cerca di oggetti, organizzare qualche scherzo, giocare ai diversi coin op sparsi per l'accademia o accettare una delle innumerevoli missioni che molti compagni di scuola vorranno affidargli. I compiti che la Rockstar ha previsto per Jimmy sono tanti e discretamente vari; si va dal recuperare un oggetto, allo scortare un ragazzo a lezione, fino al fornire protezione a qualcuno per un certo periodo di tempo. Al termine di ogni incarico Jimmy riceverà un compenso in denaro (che potrà spendere a scuola o nei negozi della città) e dei punti reputazione che varieranno gli equilibri tra le fazioni. Aiutare un nerd indispettirà i bulli, mentre dare una lezione ai bulli convincerà i greaser (strambissimi tizi anni '50) che siete un tipo a posto. Occasionalmente verranno affidati a Jimmy degli incarichi speciali che non brillano per originalità, ma sono molto utili per fare cassa. Nel corso dell'anno potremo, infine, trascorrere delle giornate speciali (Halloween, Natale ecc.) nel corso delle quali ci verranno affidate missioni a tema davvero divertenti. Le armi che Jimmy preferisce utilizzare nelle sue imprese sono i pugni, ma di tanto in tanto potrà contare su tutta quella serie di strumenti di offesa che è possibile reperire in una scuola. Scordatevi gli AK-47 o le Molotov perché in “Canis Canem Edit” la cosa più pericolosa che potrete impugnare sarà un pesante mazza di legno e mai per un periodo di tempo prolungato.

Come avrete capito, Jimmy sa fare a pugni, lo ha imparato sulla sua pelle come ogni “taft guy” che si rispetti, ma non ama usare la forza e non possiamo assolutamente definirlo un violento. Il protagonista di “Canis Canem Edit” ricorrerà, infatti, alle maniere forti (che definisce più volte una “perdita di tempo”) solo se provocato o se fermamente convinto in quello per cui sta combattendo. Un antieroe tutto sommato positivo, che i ragazzi di Rockstar possono sbattere spavaldamente in faccia a tutti quei bacchettoni che avevano bocciato i contenuti del gioco senza mai (e sottolineiamo MAI) averlo provato.
Per concludere possiamo spendere qualche carattere per descrivere il comparto tecnico di questo “Canis Canem Edit”. Come molti di voi sapranno, questo gioco sarà l'ultima fatica Rockstar a girare su Playstation2, ma non per questo gli sviluppatori hanno deciso di trascurare la loro creatura. “ Canis Canem Edit” vanta una grafica vagamente cartoonosa che ben si adatta alle tematiche descritte nel gioco. Il motore utilizzato ha qualche annetto sul groppone e si vede, ma non possiamo assolutamente lamentarci dato che i ragazzi di Rockstar sono riusciti a confezionare ambientazioni convincenti ed un espressività dei personaggi davvero strabiliante. Tralasciando la sincronizzazione perfetta del labiale, ogni NPC presente nel gioco è facilmente riconoscibile non solo dalla divisa, ma da come si muove o si comporta, un risultato davvero notevole se consideriamo gli strumenti utilizzati. Per quanto riguarda il sonoro dobbiamo sicuramente citare l'impeccabile ed espressivo doppiaggio inglese e le piacevoli musiche d'accompagnamento che, create appositamente per questo titolo, ben si adattano all'azione visualizzata a schermo.
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Bel gioco questo “Canis Canem Edit”. Possiamo dire che per tematiche e gameplay ci troviamo di fronte alla giusta via di mezzo tra quel “Table Tennis” che tanto è piaciuto agli utenti Xbox 360, e un probabile, futuro “Gran Theft Auto”. “Canis Canem Edit” piace perché è ben programmato e la storia di Jimmy, nonostante le ironiche forzature, viene raccontata in maniera inpeccabile e verosimile. Un acquisto obbligato? è presto per dirlo anche se, con delle premesse così...
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