Il sogno di Columbia: un paradiso che difenda i "Veri Americani" dalle torme esterne (notare che tra gli altri ci sono anche i Nativi Americani...)
Utilizzare un rampino sulle rotaie della Skyline è l'unico modo per spostarsi da un blocco galleggiante all'altro
La città di Columbia (come Dewitt ci arrivi è informazione ancora non nota) è comunque in una situazione di degrado: molti abitanti sono totalmente folli, e continuano a svolgere normali attività in contesti inadatti. Nella Demo mostrata abbiamo visto un giornalaio percorrere le strade su un carretto senza una ruota (trainato da un cavallo meccanico), o una donna - forse un robot - spazzare il pianerottolo di una drogheria in fiamme, fino a un politico predicatore urlare il suo pensiero a un'assemblea di sedie vuote. Cosa porta a questa follia? Da un lato la paura atavica dell'invasione, con cartelli che accusano un nemico non meglio identificato di voler rubare le loro armi, donne, affari, vite.
Dall'altro c'è sicuramente sotto qualcosa che ha a che fare con la biomodifica: ricombinanti, anche qui (se così non fosse, non sarebbe “BIO”shock), ma apparentemente di tipo differente. Tanto per cominciare, i Plasmidi non sembrano essere distribuiti sottoforma di siero da iniettare ma bensì di liquido da ingerire, contenuti in bottiglie dalle forme che ricordino i loro effetti: Dewitt beve da una bottiglia a forma di corvo e può così controllare uno stormo di questi uccelli per dirigerlo contro il nemico.
L'imbecille sulla destra vola verso la morte, ma quale pazzo demente sparerebbe cannonate contro la sua stessa città?
Il sistema di gioco sembra strizzare l'occhio a quello del secondo Bioshock, dandoci simultaneamente accesso sia a un'arma tradizionale sia al potere dei plasmidi: oltre al potere dei corvi, rivediamo in azione il fulmine stordente, ma anche la telecinesi, che adesso sembra ancora più efficiente, capace addirittura di strappare un fucile dalle mani di un nemico e puntarglielo contro. Quando poi nella Demo si inserisce la ragazza rapita, Elizabeth, anche lei dotata di poteri sovrannaturali, assistiamo a come i vari poteri possano entrare in combo: lei crea una zona di pioggia battente, e il fulmine di Dewitt frigge tutti i nemici sottostanti (fino a una quindicina su schermo); lei riunisce tutti i rottami ferrosi in una massa incandescente, e Dewitt la scaglia a esplodere contro le barricate nemiche.
E poi arriva Lui: Handyman (traducibile come “l'uomo dalle grandi mani”), una sorta di proto-BigDaddy dalla testa umana ma dal corpo meccanico e mastodontico. Nonostante la sua riluttanza a farsi abbattere dai proiettili convenzionali, dagli oggetti lanciati, dagli animali aizzati (rilancia indietro un cavallo che lo carica) e dai poteri dei plasmidi, alla fine precipita nel vuoto quando un attacco combinato di Elizabeth e Dewitt fa crollare il ponte su cui si era piazzato. Eppure Handyman non sembrerebbe essere il nemico più tosto: subito dopo giunge una sorta di uccello robotico di dimensioni enormi, e sotto la picchiata di questo si conclude la Demo.
Bioshock Infinte è atteso per PC, PS3 e Xbox360 nel 2012: ulteriori informazioni non appena potremo provare con mano qualcosa di più...
Mettete da parte plasmidi a iniezione, Little Sisters, BigDaddy con la trivella, la catena di Ryan e gli oceani di Rapture: Columbia si stacca dal suolo per trasportarci tra le nuvole nel nuovo, agorafobico Bioshock Inifinte. Con due personaggi nuovi, che interagiscono tra loro e si supportano nel gioco, e una trama dal retrogusto fantapolitico probabilmente più marcato del fratello più grande, ma soprattutto grazie alla nuova ambientazione, questo nuovo Brand di Bioshock promette un'esperienza di gioco decisamente rinnovata pur mantenendo immutato lo stile della saga. Se ne riparla nel 2012, però...