Tiscali

Preview Battlefield: Bad Company

La sporca guerra di DICE è finalmente Beta!
Marco ModugnoDi Marco Modugno (28 marzo 2008)
Brutti, sporchi e cattivi. Così la DICE ha immaginato i soldati della Bad Company, unità dell'esercito USA composta di individui dalla reputazione e dal comportamento non certo specchiato. Promettendo di regalarci una campagna single–player d'inattesa immersività per un franchise nato e cresciuto come FPS online.
Non è di loro che vogliamo parlarvi ora, però, né delle loro granate personalizzate con faccine gialle sorridenti agganciate all'anello dello spillo di sicurezza, dal momento che, a parte quel che si è potuto vedere nei trailer e leggere nei comunicati stampa, nulla ci è stato ancora dato di provare in merito alla componente in solitario del gioco targato Electronic Arts.
Battlefield: Bad Company - Immagine 1
Frequentiamo pessime compagnie... E guai a chi osa fotografarci!
Battlefield: Bad Company - Immagine 2
Tu guidi, io sparo!
Battlefield: Bad Company - Immagine 3
Fra poco avrai una bella sorpresa, amerikano!
La Beta rilasciata in questi giorni e disponibile sul Marketplace di Xbox Live per tutti coloro che prenoteranno l'acquisto del titolo online, permette invece di gettare molto più di una semplice occhiata al comparto multiplayer del nuovo sparatutto, riuscendo a sorprendere anche coloro che, come chi vi scrive, di guerre (virtuali e anche qualcuna vera) ne hanno viste più di qualcuna negli anni.

Due mappe: Oasis e Ascension. Bastano per sapere che il giorno in cui il gioco uscirà saremo là ad attendere che il nostro negoziante di fiducia sollevi la saracinesca, oppure a casa ad aspettare il corriere se lo abbiamo ordinato online. E che in nome della passione saremo pronti a restituire i gradi di capitano, faticosamente conquistati a colpi di fucile d'assalto e lanciagranate sui server di COD4, pronti a rimettere sul bavero il misero “baffo” da soldato scelto e a ricominciare a scalare la via gerarchica, pur di sbloccare i molti extra annunciati dall'abbondante menu della versione definitiva di Battlefield Bad Company.

Due mappe per capire e vedere. C'è la grafica, pulita e definita, senza pop-up e compenetrazioni, anche se ancora un po' grezza rispetto a quanto atteso e inferiore di qualche punto a quella di COD4, che sfiora il fotorealismo. C'è la distruggibilità degli edifici ed è una gran cosa per il conducente di un carro da battaglia non rimanere più incastrato in una misera palma, riuscendo ad abbatterla di slancio, così come per un fante fare un bel buco nel muro di una casa a colpi di lanciagranate. C'è la fluidità del gioco, strutturato in un gameplay con respawn rapidi che non lascia tregua, complice anche l'opzione di ricomparire al seguito della squadra attaccante e non più solo dai punti della mappa sotto controllo della nostra fazione.
Battlefield: Bad Company - Immagine 4
Vieni avanti, compagno. C'è posta per te...
Battlefield: Bad Company - Immagine 5
La copertura reciproca è indispensabile, negli scontri ravvicinati.
Battlefield: Bad Company - Immagine 6
Queste sono vere fiamme, dannazione!
Ci sono i kit, i soliti (Assalto, Recon-Sniper, Demolizioni, Forze Speciali e Supporto) ma ben bilanciati e arricchiti di armi e opzioni sbloccabili (nella versione definitiva saranno 20, di cui 10 acquistabili solo su Marketplace) destinate al sicuro successo, come il designatore laser per attirare sul nemico micidiali bombe guidate dall'alto, o la possibilità di richieder una missione di fuoco di mortai sull'obiettivo, per ammorbidirlo prima di attaccare. Ci sono i veicoli, elicotteri, fuoristrada armati, carri da battaglia, trasporti corazzati per la fanteria e motovedette fluviali irte di mitragliatrici, ella perfetta tradizione Battlefield. C'è, infine, una modalità multiplayer, denominata “Gold rush” (corsa all'oro) che vede le due fazioni dividersi in Difensori, che devono proteggere a tutti i costi un dato numero di forzieri pieni di lingotti del prezioso metallo, e Attaccanti, intenti a conquistarli e (chissà poi perché) farli saltare in aria, conquistando preziosi punti di controllo avanzati da cui ripartire con l'assalto.

Oasis è una mappa piuttosto vasta, con ambientazione mediorientale, che permette di collaudare il combattimento con veicoli e velivoli alla luce del sole, in scontri meccanizzati senza quartiere. Una chicca è rappresentata, tra le postazioni fisse utilizzabili, da una micidiale binata da 23 mm con il quale il sottoscritto, nella sua breve escursione online, si è permesso di purgare più di qualche elicottero nemico. L'effetto di saturazione shrapnel dell'arma di fabbricazione russa è fenomenale. Provare per credere.
Ascension, invece, è una mappa più piccola, localizzata in un quadrato di appena un chilometro di lato, ambientata all'imbrunire (o all'alba) in un paese di montagna dall'architettura europea (forse balcanica). Lo stile di combattimento richiesto, quindi, è più CQC (Close Quarter Combat, nda) con raffiche brevi, copertura a settori di fuoco incrociati su porte e finestre e lancio di granate attraverso le porte, prima di fare irruzione.

La Beta, abbastanza completa da darci un'idea del gioco, pur lasciandoci l'acquolina in bocca nel pensare alla campagna single player e alle altre mappe per il multi online, ci è piaciuta. Speriamo solo nella correzione di qualche piccolo particolare grafico, contiamo sul fatto che l'aspetto finale delle texture sarà ancora migliore nella versione definitiva e preghiamo, qualora si fosse ancora in tempo, di dotare di spegnifiamma le volate delle armi automatiche. L'effetto abbagliamento delle stesse, quando si fa fuoco in full-auto, è un po' troppo realistico, al punto di impedire di mantenere l'azzeramento sul bersaglio durante le raffiche lunghe, anche se si spara dal bipiede. Infine ci pare che i soldati si mostrino un po' troppo vitali e capaci di assorbire colpi senza effetti. Mi rifiuto di pensare che esista qualcuno che riesce a continuare a correre dopo aver incassato più di un paio di proiettili di fucile d'assalto nella schiena da una distanza di tre metri.

Si tratta di peccati veniali, comunque, e la ricetta del gioco dispone già ad un primo assaggio di tutti gli ingredienti che faranno di Bad Company un must-have per tutti gli appassionati di FPS, online o meno, garantendosi il testa a testa con COD4 che sarebbe piaciuto a Frontlines. Il gioco Kaos, invece, ci pare condannato, si fa per dire, ad una piazza d'onore obbligata, per colpa di una grafica che avrebbe potuto essere migliore e di una scelta eccessivamente “futuristica” che toglie qualcosa all'immedesimazione dei giocatori e al realismo generale.
Attenderemo con ansia assieme a voi la data del rilascio, data per imminente, ammazzando il tempo, e più nemici possibili, nelle lobby online della Beta, già affollatissime. Si prospetta una primavera di guerra, su Xbox 360...
Battlefield: Bad Company - Immagine 7
A questa distanza, vince sempre il mitra!
Battlefield: Bad Company - Immagine 8
Caro vecchio Hummer! Dall'Iraq in poi quante ne abbiamo viste...
Battlefield: Bad Company - Immagine 9
Guidare con il laser una bomba a carburante ha il suo perché...
Ci siamo, dannazione. In questo modo diretto, degno del colorito eloquio del sergente Redford, uno dei personaggi che animano la trama single player dell'ottimo Battlefield Bad Company, ci piace definire l'FPS ideato e realizzato dalla formidabile accoppiata DICE ed Electronic Arts, ormai specializzata in capolavori bellici multiplayer.
L'ambientazione, stavolta, riesce a regalare finalmente una storia diversa dal solito onesto “soldato Ryan”, mostrandoci il volto “sporco” della guerra, fatto d'interessi personali e comportamenti non sempre di specchiata integrità da parte dei combattenti di tutte le fazioni. La Beta appena rilasciata, che abbiamo avuto occasione di testare in anteprima, permette un corposo assaggio del comparto multiplayer del gioco in grado, ben più del concorrente diretto Frontlines, d'insidiare da vicino la leadership si qui incontrastata di COD 4.
0 commenti